Il futuro della politica ambientale europea
[di Matteo Malacarne su Affari Internazionali] Attualmente sono in molti a pensare che gli impegni presi durante la COP21 non bastino a limitare gli effetti più dannosi e irreversibili del cambiamento climatico, una preoccupazione di particolare rilevanza date le temperature record registrate l’anno scorso. In un momento di grandi incertezze riguardo al futuro dell’Accordo di Parigi, suscitate dalla nuova Amministrazione americana,...
Enel Brindisi, sentenza di condanna: “Inerzia della società davanti a fatti di non comune gravità”
[di Andrea Tundo su Il Fatto Quotidiano] Nel provvedimento che dispone il risarcimento di 58 agricoltori che hanno subito l’inquinamento dei loro campi, il giudice ha sottolineato che i dirigenti dell’azienda erano pienamente consapevoli di danneggiare l’uva, i carciofi e le angurie coltivati vicino alla centrale di Cerano ma nonostante questo hanno continuato “deliberatamente” ad usare carbone senza prendere le necessarie...
Il particolato causa 3,4 milioni di nascite premature l’anno
[su Rinnovabili.it] Almeno 3,4 milioni di nascite premature in tutto il mondo sono causate dall’inquinamento atmosferico. Ogni anno vengono al mondo circa 15 milioni di bambini in anticipo rispetto alle 37 settimane di gestazione: ben il 18% – quasi una su cinque – quindi dipende dalla scarsa qualità dell’aria respirata dalla madre, in particolare dalle polveri sottili. È il risultato di una ricerca condotta dallo Stockholm...
L’insostenibile sostenibilità ambientale dell’Ilva
[su MicroMega] “Produrre acciaio pulito” is the new black. È il nuovo mantra della politica italiana. Una frase che piace molto, a tutti. Perché secondo il Governo e vari esponenti delle Istituzioni, l’Ilva va rilanciata, ma allo stesso tempo si annuncia la cassa integrazione per cinquemila lavoratori, ma si era anche detto che l’Ilva era in ripresa. Tutto ed il contrario di tutto. Cosa accade in realtà è semplice. L’Ilva non produce...
Plastica, nel Mediterraneo ogni giorno 731 tonnellate di rifiuti
[di Valeria Valeriano su Sky TG24] Un rapporto dell’Unep descrive il Mare Nostrum e le sue spiagge come una delle zone più critiche al mondo per quanta riguarda la spazzatura marina. Il problema principale sono le microplastiche, frammenti di meno di 5 millimetri che attraverso i pesci arrivano nei nostri piatti. Il Mediterraneo è un mare di plastica. O, per usare le parole di alcuni ricercatori, è una vera e propria “zuppa di...
Europa vulnerabile? Ecco i rischi legati al clima
[su Cmcc-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici] Per effetto dei cambiamenti climatici, le regioni europee si trovano ad affrontare l’innalzamento del livello del mare ed eventi meteorologici più estremi, come per esempio ondate di calore, inondazioni, siccità e tempeste più frequenti ed intense. È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) appena pubblicato. Il rapporto, intitolato “Climate...